L’Azienda Meridionale Acque Messina, operativa dal 1° Gennaio 1996, ha curato sino a dicembre del 2001 la gestione dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua potabile del Comune di Messina.
A partire dal 1° Gennaio 2002, in forza di delibera della Giunta Municipale, provvede alla gestione del Servizio Idrico Integrato costituito dall’insieme dei servizi di captazione, adduzione, distribuzione di acqua e dei servizi di fognatura e depurazione delle acque reflue dell’intero territorio comunale.
Compito della stessa è anche provvedere anche alla gestione, manutenzione ed esercizio degli impianti necessari per lo svolgimento dei servizi ad essa affidati.
Entrando nel dettaglio, l’Azienda gestisce:
n° 69 serbatoi (ubicati nell’ambito cittadino e nei villaggi);
n° 47 pozzi (ubicati su tutto il territorio comunale);
n° 21 impianti di sollevamento;
n° 21 piccoli acquedotti esterni e condotte di derivazione;
n° 2 principali acquedotti esterni: “Santissima” e “Fiumefreddo”;
e per quanto riguarda il servizio di fognatura e depurazione:
sistema di Mili;
sistema di San Saba;
sistema di Tono.
L’AMAM Spa gestiste il Servizio Idrico Integrato per una città di circa 230.000 abitanti, insediati oltre che nel centro cittadino anche in circa 48 villaggi sparsi su tutto il territorio comunale che si estende per 212 kmq.
La città ha uno sviluppo prevalentemente longitudinale, senza soluzione di continuità, da Giampilieri Marina a Capo Peloro per 32 Km, nella fascia ionica, e da Capo Peloro ad Ortoliuzzo per 24 Km, nella fascia tirrenica.
La gestione dell’acquedotto è resa complessa dalla notevole estensione dell’abitato e dello sviluppo frazionato degli insediamenti periferici.
La maggior parte dell’approvvigionamento idrico é assicurato, in atto, alla città da due acquedotti: Fiumefreddo e Santissima.
I predetti acquedotti principali, uniti ai pozzi più importanti (Mangialupi – D’Arrigo – Garibaldi – Ritiro), sono a servizio della città e di alcuni villaggi della riviera oltre Castanea, Masse e Giampilieri; ad essi se ne aggiungono altri secondari realizzati nel tempo per approvvigionare autonomamente alcuni villaggi collinari (Cumia, San Rizzo, San Filippo etc.) e quelli della riviera tirrenica (San Saba, Rodia, Spartà ecc.).
